Gonzalo Higuain sta per indossare la maglia del Napoli. Ormai superata anche l'ultima attesa, quella che lo ha visto viaggiare da Madrid verso l'Italia, destinazione Roma dove il Pipita sta sostenendo le visite mediche per diventare il centravanti del club azzurro. Successivamente raggiungerà i suoi nuovi compagni nel ritiro di Dimaro. Il video dell'arrivo di higuain a Roma:
MARTINEZ- Il Napoli non si ferma più. Dopo l'arrivo di Higuain ora gli azzurri vogliono fare altri colpi per completare il pacchetto offensivo e regalare a Benitez un attacco da leccarsi i baffi. Nell'hotel di Dimaro, infatti, c'è stato l'incontro ieri pomeriggio tra il ds Bigon e gli agenti di Jackson Martinez, l’attaccante del Porto che il Napoli segue da tempo. Si parla già d'intesa di massima con il giocatore con il club azzurro intenzionato a trovare in tempi brevi l'accordo con il Porto. Il colombiano ha una clausola rescissoria di 40 milioni ma secondo alcune indiscrezioni i partenopei avrebbe l'intenzione di offrire tra i 30 e i 32 milioni. Una somma che potrebbe convincere il club lusitano a cedere il suo gioiello. Da non scartare neppurel'idea Matri anche se questa trattativa è legata alla vicenda di Zuniga che il club considera ancora incedibile.
Carlos Santana nasce il 20 luglio 1947 ad Autlan de Navarro, in Messico. La passione per la musica gli viene infusa da subito, grazie al padre che, essendo un "mariachi", ossia un suonatore vagabondo, lo culla al suono di dolci e malinconiche melodie. In seguito, affiancando il padre nei suoi spettacoli, il primo strumento che imbraccia non è chitarra bensì un violino.
una
Forse è a questa matrice che si può far ricondurre il suo amore per le note lunghe e tenute, sospirate e cantate, così caratteristiche del suo stile e che sono il suo inconfondibile marchio distintivo, uno stile che lo rende unico fra tutti i chitarristielettrici.
Dopo il violino, dunque, la chitarra, più facile da maneggiare, meno delicata e più adatta al repertorio popolare, ma soprattutto al nuovo genere che si stava imponendo nel mondo: il rock.
Di avere un lavoro fisso e regolare non gli passa neanche per la testa, una condizione ormai impensabile e virtualmente insopportabile per uno come lui cresciuto all'ombra di un padre randagio. Carlos trova invece la possibilità di esibirsi nei locali di Tijuana, un paese del Messico con un numero sufficiente di anime per assicurare una buona circolazione dei clienti.
Negli anni '60, la famiglia si trasferisce a San Francisco, dove il giovanissimo musicista viene a contatto con stili diversi che ne influenzano l'attitudine a mescolare i "generi".
Nel 1966 la "Santana Blues Band" comincia ad acquisire una certa popolarità nel circuito dei locali, ma non solo. Forte di questa base di partenza, riesce a strappare il primo contratto discografico, quello grazie al quale esce il potente "Santana", che, prima in sordina e poi via via sempre più in crescendo, riesce a vendere una considerevole quantità di copie, fino a diventare disco di platino.
Cominciano a fioccare le collaborazioni importanti: nel 1968, ad esempio, prende parte ad un progetto discografico con Al Kooper in cui Santana si ritaglia un ruolo di protagonista.
Diventato ormai un "nome", è candidato nella rosa delle possibili star che dovranno partecipare ad uno dei più grandi eventi musicali del secolo, la celebre kermesse di Woodstock, una tre giorni di pace, amore e musica (e anche droga, per la verità), che attirerà mezzo milione di persone.
E' il 1969: Santana sul palco si scatena e offre una delle esibizioni più emozionanti della sua carriera. Il pubblico va in delirio: Santana è riuscito ad imporre la sua miscela di rock e di ritmi sudamericani che dà vita al cosiddetto "rock latino".
Anche la componente mistica e religiosa non è trascurabile nella sua produzione. A partire dagli anni '70 il musicista persegue senza battute d'arresto un percorso musicale permeato di elementi mistici e di ricerca sonora. In quegli anni esce "Abraxas" che, trainato da brani leggendari come "Black magic woman", "Oye como va" e "Samba pa ti", si piazza al numero uno della classifica americana per cinque settimane di seguito.
L'anno seguente esce "Santana III" (forse il suo capolavoro assoluto), che rimane al numero 1 negli USA per un mese e mezzo. Il musicista si prende una delle numerose "vacanze" dal gruppo per un disco dal vivo col batterista Buddy Miles, cosa non infrequente anche in seguito. Ben presto, però, emergono dei disagi. La sovrapposizione tra vicende del gruppo e carriera solista comincia a diventare problematica.
Sul piano stilistico emerge un profondo mutamento di stile, tanto che il quarto album "Caravanserai", assomiglia a una lunga suite vagamente jazzistica, fatto che induce alcuni tra i più "rockeggianti" collaboratori del momento a lasciare il gruppo per fondare i Journey.
Santana nel frattempo approfondisce sempre di più i suoi interessi nei confronti della spiritualità, e insieme al compagno di fede John McLaughlin (i due condividono lo stesso guru), realizza un album ispirato a tali tematiche, "Love Devotion and Surrender".
La carriera di Santana è un continuo oscillare tra progetti di fusion con amici come Herbie Hancock e Wayne Shorter e rock più ortodosso, quello preferito dal pubblico.
Negli anni '80 vedono la luce altre incisioni con ospiti prestigiosi, un tour con Bob Dylan e la colonna sonora de "La Bamba" (1986).
Nel 1993 fonda una propria etichetta, la Guts and Grace mentre nel 1994 torna simbolicamente a Woodstock per il 25ennale del festival che lo lanciò; inoltre, incide "Brothers" con il fratello Jorge e il nipote Carlos. Nel 1999, con alle spalle più di 30 milioni di dischi venduti, cambia casa discografica, e con alcuni ospiti prestigiosi provenienti dall'ambito hip-hop incide "Supernatural" (etichetta Arista), uno strepitoso successo che lo porta a vincere il Grammy Award. Un prestigioso riconoscimento, non c'è dubbio, anche se, per gli antichi fan, l'anziano chitarrista sembra ormai irriconoscibile e irrimediabilmente prono alle esigenze e alle strategie dell'industria "commerciale".
Marshall Mathers III (questo il suo vero nome, trasformato in Eminem, cioè "M and M"), il rapper criticato da più parti per i suoi testi talvolta inneggianti la violenza contro gay e talvolta omofobi, è nato il 17 ottobre del 1972, ed è cresciuto in un quartiere violento di Detroit completamente abitato da neri. La sua infanzia e la sua adolescenza sono state durissime, contrassegnate dall'assenza cronica di presenze familiari, episodi di emarginazione e degrado umano e culturale. Lui stesso ha più volte dichiarato di non aver mai visto il padre neanche in foto (a quanto pare, si è trasferito in California quando lui era piccolissimo, rifacendosi vivo soltanto dopo il grande successo del figlio), di essere cresciuto nella povertà più totale e che la madre, per sopravvivere, era costretta a fare la prostituta.
Date queste premesse, la biografia del rapper è costellata di un'infinita sequenza di momenti difficili. Si comincia molto presto nell'elenco delle sventure che colpirono Eminem. Tralasciando le disgrazie capitate nell'infanzia, un episodio grave lo coglie a quindici anni, quando viene ricoverato in ospedale per emorragia cerebrale, restando in coma per dieci giorni. La causa? Un pestaggio ("Si, mi sono trovato spesso coinvolto in risse e litigi", ha dichiarato). Uscito dal coma e rimessosi, solo un anno dopo il capo di una gang locale tenta di sparargli (ma il proiettile fortunatamente lo manca). "Nel posto in cui sono cresciuto tutti cercano di metterti alla prova, e capita che qualcuno venga a romperti le palle mentre cammini per conto tuo andando a casa di amici" ha dichiarato Eminem.
La madre lo ha cresciuto completamente da sola, per quanto termini come "cresciuto" oppure "educato" possano avere una valenza assai relativa. Oltre a prostituirsi, la madre, Debbie Mathers-Briggs, faceva uso di stupefacenti in maniera massiccia. A ciò si aggiunga la giovane età della ragazza, la quale al momento del parto era solo diciassettenne. I rapporti fra i due non sono mai stati idilliaci e anzi più volte il cantante ha accusato nei sui testi la madre di esser stata irresponsabile e di aver fatto uso di droghe pur avendo un bambino piccolo. Per tutta risposta, la reazione non è stata improntata al dialogo e alla reciproca comprensione, o al riavvicinamento, ma solo di denuncia per diffamazione.
Rivangando ancora l'infanzia di Marshall, scopriamo anche che a soli dodici anni si è preso cura del suo fratellastro Nathan sostenendo, insieme alla famiglia, uno sfratto dopo l'altro e, dopo essere stato espulso dalla scuola, anni e anni di lavori precari (fra le altre cose ha fatto anche l'aiuto cuoco). In questo inferno familiare, solo una figura sembra essere positiva e aver avuto un'influenza benefica su Marshall: lo zio Ronnie, colui che gli ha fatto conoscere il rap e che ha creduto nelle sue qualità di cantante. Per questo alla morte di Ronnie Eminem ha provato un forte dolore, un senso di perdita notevole che ha più volte descritto nelle sue interviste, tanto che al momento della scomparsa aveva addirittura perso il desiderio di continuare a cantare.
(Frase famosissima tradda da '' 8 Mile(Film),la canzone si intitola lose yourself )
Tuttavia nel dicembre 1996, la sua ragazza Kim, tra un litigio e l'altro, partorisce la piccola Hailie Jade che oggi ha sei anni. La nascita della piccola e la nuova responsabilità di padre rinvigorisce l'artista che torna finalmente a cantare. I soldi comunque sono sempre pochi: lo stesso Eminem ricorda: "in quel momento della mia vita non avevo nulla. Ho pensato di iniziare a spacciare e a rubare pur di uscire da quella situazione". Gli anni passano e le cose non migliorano: nel 1997, quando a veva già iniziato la sua controversa attività, a causa di una grande delusione lavorativa ingoia venti pillole di un analgesico molto forte. Per fortuna le conseguenze non sono gravi e tutta la rabbia, l'emarginazione e le difficoltà della sua vita trovano una potente via di sfogo nella composizione di nuove canzoni. Già nel 1993 Eminem era abbastanza conosciuto nella scena musicale di Detroit, anche solo per il fatto di essere praticamente l'unico rapper bianco del posto (il suo primo album "Infinite" è del 1996).
Il 1997 è l'anno della svolta. Dr. Dre, celebre rapper e produttore di colore, non appena ascoltato un demo di otto tracce (che includeva anche il futuro successo "My name is"), propone a Eminem un contratto con la sua etichetta, la Aftermath. In poche settimane Marshall diventa il rapper bianco più discusso d'America per la durezza dei suoi testi. L'uscita di "The Marshall Mather LP" non ha fatto altro che confermare la sua fama di arrabbiatissimo "rhymes writer".
A proposito del fatto che Eminem sia uno dei rari esempi di rapper bianco, riportiamo una sua dichiarazione: "Io non sono nè il primo, nè l'ultimo rapper bianco della storia e me ne fotto altamente se mi dicono che dovrei piuttosto dedicarmi al rock, che è roba da bianchi. Io metto tutto me stesso nel mio lavoro, e se qualcuno mi snobba, allora fanculo!".
La Corea del Nord sembra pronta al lancio di un missile: lo ha detto il ministro della Difesa sudcoreano Kim Kwan-jin in una riunione parlamentare, rimarcando l'assenza di segnali sui preparativi della minacciata guerra su vasta scala. Il Sud, riferisce l'agenzia Yonhap, manterrà una stretta vigilanza su Pyongyang sul timore del test balistico. Kim ha detto che il Nord dovrebbe tenere una parata militare oggi per il 101° compleanno del fondatore dello Stato, Kim Il-sung.
Le immagini satellitari dei siti di lancio di missili nordcoreani sembrerebbero non aver rivelato "segnali particolari" durante il weekend, rafforzando le ipotesi di lancio ormai imminente. «Nessun elemento particolare è stato finora osservato» ha sottolineato in conferenza stampa il portavoce del ministero della Difesa, Kim Min-seok, assicurando che Seul manterrà una stretta vigilanza sulle operazioni in corso al Nord, vista la concomitanza delle celebrazioni del 101° compleanno di Kim Il-sung, il nonno dell'attuale leader Kim Jong-un.
La scorsa settimana, Pyongyang ha trasportato due missili Musudan, ritenuti essere a media gittata e capaci di coprire 3-4.000 chilometri, posizionandoli nella città portuale di Wonsan, sulla costa orientale. Subito dopo erano state rilevate attività di spostamento multiple, comprensive anche di appositi veicoli con la rampa di lancio che erano state interpretate come mosse per confondere le reali intenzione del regime.
Usa: aperti a negoziare con Pyongyang. «Gli Stati Uniti restano aperti ai negoziati con la Corea del Nord, a patto che siano onesti sulla denuclearizzazione» ha detto il segretario di Stato americano John Kerry, che in un intervento al Tokyo Institute of Technology (TiTech) ha invitato Pyongyang a fare passi significativi verso i colloqui: «La palla è nel loro campo» ha aggiunto.